Descrizione
Le tecniche di biofeedback sfruttano strumentazioni elettroniche o elettromeccaniche per monitorare i processi biologici di un paziente. Tramite questo strumento è possibile misurare misura l'attività fisica - anche le contrazioni muscolari non visibili o involontarie - e convertirla in segnali sonori e visivi.
Un elettrodo è attaccato sulla pelle sopra il muscolo interessato. Quando il muscolo si contrae, l’elettrodo trasmette informazioni alla macchina, la quale registra la forza della contrazione. Questa informazione è poi comunicata al paziente attraverso segnali visivi o uditivi. Durante le varie fasi della riabilitazione, come la forza della contrazione muscolare aumenta, il segnale di feedback diviene più intenso.
Il biofeedback elettromiografico è indicato nelle seguenti circostanze:
- Ristabilire una funzione muscolare indebolita (per esempio in caso di ipotonia muscolare)
- Ridurre l'attività muscolare in condizioni di spasticità
- Rinforzo muscolare nelle sindromi dolorose di spalla, ginocchia, anche
- Riabilitazione del pavimento pelvico
- Trattamento delle paralisi centrali e periferiche
Non può essere utilizzato:
- Nei pazienti con impianti di apparecchiature cardiache